ALLERGENI: Accordo di collaborazione tra Istituto zooprofilattico sperimentale Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria e Food&Health consulting s.r.l.

Allergeni negli alimenti

Allergeni negli alimenti: firmato Accordo di collaborazione, per migliorare il livello di tutela del consumatore allergico, dal Direttore generale dell’Istituto Zooprofilattico del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta Dr. Angelo Ferrari e dall’Amministratore delegato della Food&Health consulting s.r.l., Dr. Silvio Borrello. Il Centro di Referenza Nazionale per la Rilevazione negli Alimenti di Sostanze e Prodotti che provocano Allergie e Intolleranze -CReNaRiA- garantisce così attività di collaborazione con  gli operatori del settore alimentare e di sensibilizzazione nei confronti dei consumatori. Saranno effettuate analisi di parte terza su matrici alimentari e ambientali per la ricerca di allergeni negli alimenti. Oggi sappiamo che, secondo le stime EFSA, la presenza di allergie alimentari in Europa è stata stimata tra il 3% e il 4% sia per gli adulti sia per i bambini, che possono manifestarsi con reazioni allergiche più o meno gravi ma in taluni casi anche con effetti letali.

Le indagini sulla presenza di allergeni non dichiarati in etichetta indica che fino al 3% degli alimenti oggetto delle indagini può contenere tracce di allergeni non correttamente indicate nell’elenco degli ingredienti.

Obbligo dell’industria alimentare è quello di fornire al consumatore alimenti sicuri e, con l’etichettatura, informarli sul possibile rischio derivante dalla presenza   di sostanze allergizzanti. Il Reg. (UE)1169/2011aveva già previsto un elenco contenente ben 14 sostanze o prodotti che provocano allergie o intolleranze che, ove presenti, dovevano essere riportate in etichetta, oggi con il Reg. (UE)382/2021vengono ulteriormente dettagliate le prescrizioni in materia di igiene per prevenire possibili presenze di sostanze o prodotti che provocano allergie.

Gli operatori del settore alimentare devono pertanto assicurarsi che le attrezzature, i veicoli e/o i contenitori utilizzati per la raccolta, il trasporto o il magazzinaggio di sostanze o prodotti che provocano allergie o intolleranze non vengano utilizzate per la raccolta, il trasporto o il magazzinaggio di alimenti che non contengono tali sostanze o prodotti, fatto salvo che non siano stati preventivamente puliti e controllati.

Gli operatori, quindi devono accertarsi sia durante la ricezione della materia prima, di prodotti che entrano nella composizione di alimenti sia nei prodotti finiti pronti per essere immessi in commercio che non vi siano sostanze o prodotti allergizzanti o che provocano intolleranze, a meno che non siano dichiarati.

La Food&Health Consulting s.r.l., grazie ai suoi esperti e a questo Accordo di collaborazione con il Centro di Referenza Nazionale per la Rilevazione negli Alimenti di Sostanze e Prodotti che provocano Allergie e Intolleranze – CReNaRiA, diretto dalla Dr.ssa Lucia Decastelli, può offrire alle Aziende alimentari una qualificata consulenza per l’applicazione dei Reg. (UE) 1169/2011 che garantisce al consumatore il diritto all’informazione.

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