FINOCCHIONA IGP E PROSCIUTTO DI NORCIA IGP VERSO L’EXPORT NEGLI USA

Ieri è stato pubblicato sul Federal Register americano la proposta di modifica dello status sanitario dell’Italia per la Malattia Vescicolare dei suini per includere le Regioni di Umbria e Toscana nell’area italiana libera dalla suddetta malattia.

Secondo la legislazione USA il definitivo riconoscimento si avrà trascorsi i canonici sessanta giorni di consultazione pubblica per dar modo a tutti coloro che fossero interessati di formulare osservazioni a quanto proposto. Non abbiamo dubbi, sulla base della nostra esperienza, che il 23 ottobre prossimo, si concluderà favorevolmente questo passaggio obbligato!

Siamo solo al primo passo per vedere la Finocchiona IGP ed il prosciutto di Norcia IGP e gli altri prodotti della salumeria toscana ed umbra, con meno di quattrocento giorni di stagionatura, sul mercato americano.

Importanti passaggi ed ostacoli dovranno essere superati: con la modifica dello status sanitario, si riconosce solo la capacità del Servizio Sanitario Nazionale, Ministero della salute, Regioni ed Aziende sanitarie locali, di garantire che i prodotti inviati dalle Regioni sopra elencate non costituiscono un rischio per la salute degli animali negli Stati Uniti.

Ora il maggior sforzo dovrà essere fatto dagli operatori che per ottenere il riconoscimento degli stabilimenti dovranno adeguarsi alle stringenti norme di sicurezza alimentare e tracciabilità dei prodotti previste dalla normativa americana e verificate dalle stesse Autorità.

Senza voler creare allarmismi, ricordiamo che le procedure per il riconoscimento ed il mantenimento dei requisiti per l’export dei prodotti sono estremamente rigorose (ne sa qualche cosa chi già esporta in USA)

Infatti, gli operatori che vogliono essere abilitati dovranno incominciare fin da oggi a programmare il futuro.

Gli interventi dovranno   riguardare sicuramente le procedure gestionali dei processi di produzione, con la necessaria formazione del personale, ma potranno interessare modifiche strutturali per garantire il rispetto delle Procedure operative standard di sanificazione, il sistema HACCP ed il controllo dei patogeni, come ad es. la Listeria, che ricordiamo sono più stringenti rispetto alle norme UE.

Il merito di questo riconoscimento va senz’altro attribuito, oltre che alle Direzioni generali della sanità animale e  della sicurezza degli alimenti del Ministero della salute,   che sin  dal 2018 hanno  seguito con accuratezza il dossier , al Ministero degli Affari Esteri, al personale dell’Ambasciata a Washington  e alla caparbietà dei  Consorzi della Finocchiona IGP e del Prosciutto di Norcia IGP, che nell’ultimo anno, avvalendosi della Società Food&Health consulting,  hanno supportato e perorato  la richiesta di riconoscimento ,nelle sedi istituzionali e politiche . (Allegato comunicato Consorzi)

La collaborazione tra istituzioni pubbliche ed i due Consorzi, nel rispetto dei ruoli, dovrà necessariamente continuare per vedere finalmente sulle tavole dei consumatori americani due prodotti tipici che valorizzeranno ulteriormente la conoscenza della cultura e del territorio della Toscana ed Umbria.

Ieri è stato pubblicato sul Federal Register americano la proposta di modifica dello status sanitario dell’Italia per la Malattia Vescicolare dei suini per includere le Regioni di Umbria e Toscana nell’area italiana libera dalla suddetta malattia.

Secondo la legislazione USA il definitivo riconoscimento si avrà trascorsi i canonici sessanta giorni di consultazione pubblica per dar modo a tutti coloro che fossero interessati di formulare osservazioni a quanto proposto. Non abbiamo dubbi, sulla base della nostra esperienza, che il 23 ottobre prossimo, si concluderà favorevolmente questo passaggio obbligato!

Siamo solo al primo passo per vedere la Finocchiona IGP ed il prosciutto di Norcia IGP e gli altri prodotti della salumeria toscana ed umbra, con meno di quattrocento giorni di stagionatura, sul mercato americano.

Importanti passaggi ed ostacoli dovranno essere superati: con la modifica dello status sanitario, si riconosce solo la capacità del Servizio Sanitario Nazionale, Ministero della salute, Regioni ed Aziende sanitarie locali, di garantire che i prodotti inviati dalle Regioni sopra elencate non costituiscono un rischio per la salute degli animali negli Stati Uniti.

Ora il maggior sforzo dovrà essere fatto dagli operatori che per ottenere il riconoscimento degli stabilimenti dovranno adeguarsi alle stringenti norme di sicurezza alimentare e tracciabilità dei prodotti previste dalla normativa americana e verificate dalle stesse Autorità.

Senza voler creare allarmismi, ricordiamo che le procedure per il riconoscimento ed il mantenimento dei requisiti per l’export dei prodotti sono estremamente rigorose (ne sa qualche cosa chi già esporta in USA)

Infatti, gli operatori che vogliono essere abilitati dovranno incominciare fin da oggi a programmare il futuro.

Gli interventi dovranno   riguardare sicuramente le procedure gestionali dei processi di produzione, con la necessaria formazione del personale, ma potranno interessare modifiche strutturali per garantire il rispetto delle Procedure operative standard di sanificazione, il sistema HACCP ed il controllo dei patogeni, come ad es. la Listeria, che ricordiamo sono più stringenti rispetto alle norme UE.

Il merito di questo riconoscimento va senz’altro attribuito, oltre che alle Direzioni generali della sanità animale e  della sicurezza degli alimenti del Ministero della salute,   che sin  dal 2018 hanno  seguito con accuratezza il dossier , al Ministero degli Affari Esteri, al personale dell’Ambasciata a Washington  e alla caparbietà dei  Consorzi della Finocchiona IGP e del Prosciutto di Norcia IGP, che nell’ultimo anno, avvalendosi della Società Food&Health consulting,  hanno supportato e perorato  la richiesta di riconoscimento ,nelle sedi istituzionali e politiche . (comunicato stampaUSA Finocchiona e Norcia)

La collaborazione tra istituzioni pubbliche ed i due Consorzi, nel rispetto dei ruoli, dovrà necessariamente continuare per vedere finalmente sulle tavole dei consumatori americani due prodotti tipici che valorizzeranno ulteriormente la conoscenza della cultura e del territorio della Toscana ed Umbria.

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